01 settembre 2009

Lu secondo è cchiù bello ancora...

Che la ragazza avesse talento si era capito dal suo debutto di un paio d'anni fa, a base di lacrime negli specchietti retrovisori e di amori verso i camion. E devo dire, per quanto mi riguarda, anche dalle sue esibizioni in concerto insieme al di lei produttore e mentore Chip Taylor. Bene... Ora, per dirla con le parole di una delle peggiori cantanti che la storia del pop ricordi, la ragazza l'ha fatto di nuovo, ed il risultato è decisamente buono. 14 tracce, una presenza molto più massiccia dello stesso Taylor nella stesura dei testi e delle musiche, ed un omaggio a Janis Joplin con una cover più country che blues della sua Mercedes Benz. Sullo sfondo, gli storici collaboratori del cantautore newyorkese e il violino della stessa Kendel si alternano in ballads dal sapore più intimistico e brani più ritmati dal sapore folk-country.
Si inizia con un arrangiamento essenziale, quasi a fare da contraltare alla protagonista della canzone, semisvestita e in attesa, per poi aumentare i battiti con la successiva Belt Buckle, dove la fibbia della cintura del titolo è l'oggetto delle attenzioni di un pretendente.
Un'altra donna e un altro mood strumentale: lady K è piano, hammond e il duetto con Chip è dei migliori. Tra le altre canzoni, vale la pena di ricordare Jesse James (niente a che vedere con il più famoso omonimo), Ten lost men (in cui le atmosfere celtiche rappresentano lo sfondo ideale per il violino della bella kendel), Cowboy boots e la già citata cover di Mercedes Benz.
E a questo punto, se è vero che non c'è due senza tre, attendiamo il prossimo!


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