Sarà il fatto che dopo qualche giro per l'Europa l'ambientazione è tornata ad essere quella di New York e del Village, sarà che la sceneggiatura in realtà era stata scritta diversi anni or sono, siano solo (o in parte) questi i motivi o ce ne siano degli altri, fatto sta che era da un po' di film a questa parte che non ridevo così tanto ad un film di Woody Allen. Onestamente, Annie Hall e Manhattan, tanto per citarne un paio, sono ancora lontani seppure si ritrovino i temi più cari al regista e stilemi familiari sia a livello visivo che dialogico. E comunque il film scorre piacevole e non lesina battute di alto livello (da citare una definizione della meccanica quantistica, che alla prima occasione riciclerò con i miei studenti....sperando che non abbiano visto il film.... )
3 commenti:
allora bisogna vederlo :-) anch'io è un po' che avevo trascurato woody allen, ultimamente mi annoiavo al solo trailer...
e tanto per fare citazioni, visto che me l'hai servita su un piatto d'argento:
di cosa parleremo stamattina
di allen oppure dell'ottava rima...
:-)))
un abbraccio
nico
beh e a proposito di questo....
oggi ho fatto l'esame ad una ragazza che, sentendo la mia suoneria con coda di lupo, mi ha detto: "sai, anche io ascolto e suono la musica dei cantautori, ad esempio claudio lolli..." :-)
ahahah :-) solo per questo avresti dovuto metterle 30 subito!
alla prossima, un bacio
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