10 novembre 2006

Passano i giorni, passano i mesi, i nostri sogni chi li avrà spesi


Ho scritto questa cosa un bel po' di tempo fa per un'amica, un tentativo di leggere i pensieri che ne popolavano la vita del momento. Nel ricopiarla qui, gliela dedico ancora una volta.

Mezzanotte di una notte come tante
passata avanti al solito bicchiere
20 anni e un'esistenza già pesante
da vivere finché c'è ancor da bere.

Mezzanotte di una notte già vissuta
stesse domande, sogni, sensazioni
una di quelle in cui nemmeno aiuta
portarti dietro 3 o 4 canzoni.

Mezzanotte di una notte senza amore
il letto vuoto, il cuore ancora pieno;
mentre ti scopri a inseguire un odore,
tua è la mano che ti accarezza il seno.

Mezzanotte di una notte silenziosa
solo una penna, un foglio e un'altra sigaretta
quand'è già tanto avere qualche cosa,
perché più niente in fondo ci si aspetta.

Spunta l'alba in una notte ormai finita
come quel vino in cui ormai senti di affogare,
mentre una voce dentro di te grida:
"Com'è che non riesci più a volare?".

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi son venuta a ricercare questa, per riguardarmi. che, sempre per restare qui dentro, stasera.. http://leradeaudelameduse.blogspot.com/2009/03/triste-quella-sera-lo-ero.html
(per altro sono a marsiglia, e maledetto fabio).
scusami l'affaccio dal tempo, ma mi va di lasciare un abbraccio al federico di questa tua.mia.nostra poesia.
stai bene.