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Passano i giorni, passano i mesi, i nostri sogni chi li avrà spesi
Ho scritto questa cosa un bel po' di tempo fa per un'amica, un tentativo di leggere i pensieri che ne popolavano la vita del momento. Nel ricopiarla qui, gliela dedico ancora una volta.Mezzanotte di una notte come tantepassata avanti al solito bicchiere20 anni e un'esistenza già pesanteda vivere finché c'è ancor da bere.Mezzanotte di una notte già vissutastesse domande, sogni, sensazioniuna di quelle in cui nemmeno aiutaportarti dietro 3 o 4 canzoni.Mezzanotte di una notte senza amoreil letto vuoto, il cuore ancora pieno;mentre ti scopri a inseguire un odore,tua è la mano che ti accarezza il seno.Mezzanotte di una notte silenziosasolo una penna, un foglio e un'altra sigarettaquand'è già tanto avere qualche cosa,perché più niente in fondo ci si aspetta.Spunta l'alba in una notte ormai finitacome quel vino in cui ormai senti di affogare,mentre una voce dentro di te grida:"Com'è che non riesci più a volare?".
1 commento:
mi son venuta a ricercare questa, per riguardarmi. che, sempre per restare qui dentro, stasera.. http://leradeaudelameduse.blogspot.com/2009/03/triste-quella-sera-lo-ero.html
(per altro sono a marsiglia, e maledetto fabio).
scusami l'affaccio dal tempo, ma mi va di lasciare un abbraccio al federico di questa tua.mia.nostra poesia.
stai bene.
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