10 novembre 2006

Fermo immagine

"Il ’77 lo vedo con tante immagini, con tante facce, con tante espressioni di giovani, ragazzi e ragazze, che non esistono più. Io ho visto che le facce di quel periodo sono scomparse. Sono scomparse forse perché la faccia ognuno se la fa, con le domande che si pone, e quelle domande forse non esistono più almeno formulate in quel modo. E non esistono più le facce del 1977.
Nel caso del 1977 quelle facce sono comparse e scomparse tutte quante insieme.

...

Uno scrittore morto alcolizzato diceva che è impossibile vivere con una menzogna. Tutti noi sappiamo che è più difficile ancora vivere con certi ricordi. E allora capita che un intero paese rimuova anni della sua storia. Così è stato per il ’77. Lo leggevo negli occhi delle persone che in quel tempo avevano avuto amici, amori. E per continuare a vivere li avevano rimossi.

Mi sono sempre identificato con i rimossi. Ai giovani di oggi, che nelle sere d’estate cercano le storie proposte da ombre che si muovono, vorrei mostrare le ombre dei giovani di venti anni fa. Con le loro storie, distrutte per sempre".

Tano D'Amico

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