Gli inglesi e gli americani, che sono i meno autori fra gli scrittori, hanno due sensi particolarmente acuti, e che comunicano: quello della strada e quello del cammino, quello dell'erba e del rizoma. Forse questa è la ragione per cui quasi non posseggono una filosofia come istituzione specializzata, e non ne hanno neanche bisogno, dal momento che nei loro romanzi hanno saputo fare della scrittura un atto di pensiero e della vita una potenza non personale, erba e cammino l'una nell'altro, divenire-bisonte. Henry Miller: "L'erba esiste soltanto fra i grandi spazi non coltivati. Colma i vuoti. Cresce nel mezzo - fra le altre cose. Il fiore è bello, il cavolo è utile, il papavero rende folli. Ma l'erba è traboccamento, è una lezione di morale". La passeggiata come atto come politica, come sperimentazione, come vita. "Mi diffondo come una bruma FRA le persone che conosco meglio", dice Virginia Woolf nella sua passeggiata fra i taxi.
Gilles Deleuze e Claire Parnet, da "Conversazioni"
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